Maranghi Giovanni

nasce nel 1955 a Lastra a Signa (FI). Segue gli studi nella vicina Firenze dove si diploma al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura. Alterna gli studi universitari con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia.
Comincia a esporre dalla metà degli anni ’70 con la personale alla Galleria San Ferdinando di Bari, poi alla Galleria d’Arte Spinetti di Firenze (1982), alla Galleria Dalders ad Amsterdam (1985) e alla Galleria Diva di Bruxelles (1987).
Gli anni ‘90 iniziano con un’importante personale, “La poltrona dei sogni”, alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano. Poi sarà protagonista negli Stati Uniti, a Carmel in California alla Medici Gallery, allo Studio 205 di Chicago e nel 1997 a New Orleans.
Il nuovo secolo si apre con “Gnacchi e Timparlini” all’Hotel Excelsior di Firenze: mostra ispirata alle poesie di Fosco Maraini.
Nel 2001, Mondadori Editore, gli dedica un redazionale sul periodico “Arte”.


Espone a Parigi nel 2003, con “Illusiones coscientes”, alla Galleria Nichido, poi nell’antico complesso di Rochevilaine
a Billiers (Bretagna) e ancora a Parigi presso la Galleria Tournemine. Nello stesso anno è al Palazzo dell’Annunziata di Matera con “Cera, Colore, Ironia” e alla Galleria Tornabuoni di Pietrasanta (Lu) con “Gli amori di Fay”.
Fra il 2005 e il 2007 è presente a Siena, ancora Pietrasanta
e Matera, Firenze (all’interno delle Palazzine Lorenesi in occasione di “Pitti Immagine”) e Forte dei Marmi (Lu). Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e nuovamente negli Stati Uniti, a Miami.
In questi anni, Maranghi, oltre all’encausto, tecnica da lui a
fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”.
Il 2008 è l’anno delle mostre dedicate al tema della donna,
sia all’interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo
a Piacenza e in altre gallerie private. Con “Colazione da Maranghi”, originale evento all’interno dell’Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, si apre l’anno 2009 che lo vedrà protagonista in altre mostre: a Palm Beach alla Galleria Faustini, alla Chetkin Gallery di New York, alla De Freo Gallery di Göteborg (Svezia) e a Parigi alla Galleria di Tatiana Tournemine.
Nel 2010 è in Svezia, a Simrishamn, alla De Freo Gallery e da Faustini a Forte dei Marmi.
Nel 2011 è a Monte Carlo (Principato di Monaco) durante il 69° GP di Formula 1, con esposizione sullo yacht “Planet 125”. Sempre nel 2011 organizzerà una sua spettacolare performance nei grandi magazzini NK di Goteborg e successivamente viene invitato ad allestire una mostra, “Art Food – cibo per la mente”, a Lajatico (Pi) in occasione del “Teatro del Silenzio” di Andrea Bocelli.
Di seguito espone a Berlino e alla Plexus Gallery di Montreux (Svizzera), poi il prof. Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, presenterà la sua mostra “Casta Diva” nella Sala delle Colonne di Pontassieve (Fi) e, l’anno seguente, nella Sala degli Specchi dello “Schoss Solitude”, per la Kunstgalerie Bech ospite del “Business Club Stuttgart”, a Stoccarda (Germania). A Parigi espone all’interno della Galerie “Tatiana Tournemine” insieme alla designer di gioielli Jade Jagger, figlia del cantante dei Rolling Stones Mick Jagger.
Nel 2014, con la mostra “Sono quella che sono”, è a Göteborg per presentare una serie di nuove opere all’interno del prestigioso “Sankt Jörgen Park Resort”, poi nelle Sale Museali di Palazzo Medici Riccardi di Firenze “Una storia in bianco” a
cura di Filippo Lotti e Roberto Milani in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo, con la presentazione critica di Ivan Quaroni.
Nel 2015 realizza il calendario per Toscana Energia e inaugura lo Spazio Italia per “Milano EXPO 2015” a Pechino con la mostra collettiva “Capriccio Italiano”.
Nel 2016 espone insieme allo scultore tedesco Max Seiz nel Museo Villa Seiz a Schwäbisch Gmünd (Germania), con la Kunstgalerie Bech.
Nel 2017, supportato da Casa d’Arte San Lorenzo, Maranghi
è presente a Treviso, con “Rumore di fondo”, nella mostra curata da Ivan Quaroni allestita nella splendida cornice di Ca’ dei Carraresi e ancora a Stoccarda, con Kunstgalerie Bech, all’interno dello Spazio Marcolis, poi a Reutlingen, ospite dello Studio SLP.
Nel 2018 è al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art con “Immersione”, mostra curata da Maurizio Vanni, a Berlino con “One Night Only”, dove collabora per la collezione d’alta moda dello stilista Justin Reddig. Nello stesso anno, su invito della Fondazione Maimeri, torna a esporre a Milano presso il M.A.C. (Musica Arte Contemporanea) con la mostra “Ama solo me”, a cura di Angelo Crespi.
Nel 2019 per “Matera Capitale Europea della Cultura” presenta “Piena di te è la curva del silenzio” all’interno dell’Ipogeo Sant’Agostino della città lucana, a cura di Ivan Quaroni, e, successivamente, a Stuttgart, invitato dall’Istituto Italiano per la Cultura, inaugura all’interno del Municipio cittadino, “L’Inganno della forma” a cura di Angelo Crespi per Kunstgalerie Bech.
Nel 2020 è presente nella Galerie Schortgen, nella città di Luxembourg, con una nuova personale.
Del 2021 la mostra “Mastica e Sputa” con la curatela di Riccardo Ferrucci, all’interno di Santa Maria della Spina di
Pisa. Nello stesso anno, sotto il patrocinio del comune di Genova, la mostra viene portata in “Viadelcampo29rosso”, sito della Fondazione De André.
Nel 2022 la mostra “Il Rosa Fiorentino”, a cura di Luca Beatrice, presso Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, Firenze.
Del 2023 la mostra, “Maranghi”, presso il Famtain di Monaco.

Numerose le sue partecipazioni ad alcune delle maggiori mostre del mercato d’arte: Bergamo, Ginevra, Milano, Bari, Bologna, Genova, Istanbul.
Hanno scritto di lui: Cristina Acidini, Romano Battaglia,
Luca Beatrice, Giuseppe Bilotta, Francesca Bogliolo, Fabrizio Borghini, Luciano Caprile, Roberto Ciabani, Alessandro Coppellotti, Maria Vittoria Corti, Angelo Crespi, Francoise de Céligny, Giovanni Faccenda, Riccardo Ferrucci, Alessandra Gaeta, Silvano Granchi, Thibaud Josset, Filippo Lotti, Ilario Luperini, Albert Manstembrock, Fosco Maraini, Alessandro Marini, Nicola Micieli, Laura Milani, Roberto Milani, Antonio Natali, Elvio Natali, Nicola Nuti, Tommaso Paloscia, Patrice de La Perrière, Giulio Pisani, Stéphanie Portal, Daniela Pronestì, Ivan Quaroni, Leonardo Romanelli, Gregorio Rossi, Alessandro Sarti, Maurizio Vanni.
Maranghi vive e lavora in provincia di Firenze.

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