PLANKTON
Galleria san Lorenzo. Riccione
Dal 20 aprile al 5 maggio 2019

Domenico di Genni: Mostra personale”Plankton”.
Dal 30 aprile al 5 maggio. Piazzale Ceccarini 8 Riccione
Dal greco Vagabondare. la condizione umana la cui teleologia, il cui scopo è abbandonarsi alla guida di madre natura. Dove l’atelia, il voler dare senza ricevere nulla in cambio è la cifra stilistica di chi vaga nei fondali marini in una ricerca proustiana di un tempo che non finirà mai.
Platone teorizzo’il suo “iperuranio”, la dimensione metafisica dell’intelligibile, ciò da cui tutto procede nel mondo sensibile. Aristotele, da primo vero scienziato si concentrò sulla visione ontologica della realtà, ogni ente terrestre che circonda la nostra quotidianità. Ma nessuno dei due giganti ha mai osato addentrarsi nei fondali marini. L’uomo è riuscito a conquistare lo spazio siderale più lontano, ma non è ancora riuscito a illuminare l’oscurità più profonda. Domenico ha fatto questo. Sfidando 2.500 anni di storia del pensiero vi’ola la profondità del mare. In una eidetica ricerca dell’essenza della sue leggende. Sirene, eterna aporia fra femminilità e impossibilità generatrice. Meduse, autopoietica creazione della vita eterna. Cavallucci marini, minuscole creature che tenendosi per mano si giurano amore eterno. Con un sincretismo fra una straordinaria competenza accademica e una visionaria capacità gestuale di uno dei più talentuosi artisti del contemporaneo internazionale, Domenico di Genni ha creato una collezione di creature marine dal fascino eterno. La quintessenza di una ricerca che ha assorbito gli ultimi anni del suo percorso artistico. Mettendo in atto una catabasi che se a Socrate costo’ una condanna per aver tentato di portare la luce a chi da sempre viveva nell’oscurità Domenico da’la possibilità a chi vuole essere illuminato di esserlo. E se nei fondali più profondi ogni nostro senso viene anestetizzato in contrapposizione all’estetica che si definisce la scienza della conoscenza sensibile c’è un senso che in questi abissi viene stimolato. Da un profumo creato appositamente per questa mostra da Daniele Riguzzi, uno dei più visionari”nasi” internazionali per stimolare ancora di più i sensi dello spettatore. Un’essenza che non appena assaporata ci trascinera’ fra le onde degli oceani nascosti. E se per Hussleriana memoria la critica dell’arte deve adottare l’epoque’, la sospensione del giudizio per poter essere totalmente imparziale io questa volta non riesco. Non riesco ad essere neutrale di fronte a tutto questo. E l’unico giudizio che mi sento di esprimere è una sola parola. Armonia.
Dr. Giulio Gallo